Relazione introduttiva
La legge regionale n.10 del 13 ottobre 1972 ha determinato le indennità spettanti ai membri del Consiglio e della Giunta regionale.
La deliberazione del Consiglio regionale n. 152- 5666 del 13 febbraio 2001 ha definito i rimborsi spesa ai consiglieri regionali, sostituendo la precedente deliberazione del Consiglio regionale n. 820- 8297 del 24 giugno 1994.
La deliberazione del 13 febbraio 2001, tuttora vigente, considera tra le attività istituzionali, remunerate con gettone di presenza e rimborso chilometrico, la partecipazione a riunioni alle quali i Consiglieri siano formalmente convocati da soggetti specificamente elencati (enti locali, Camere di commercio, istituti scolastici, università, enti regionali, organi centrali e periferici dello Stato).
La presente proposta di deliberazione consiliare intende sopprimere l’articolo f dal dispositivo della deliberazione sopra ricordata, al fine di cancellare quello che, a ragione o a torto, può apparire un privilegio non sufficientemente motivato.
I firmatari di questa proposta di deliberazione consiliare ritengono, infatti, che il grave distacco tra cittadini e ceto politico sia crescente, che le polemiche contro “i politici” (senza alcuna distinzione) nascano non solamente da pregiudizi e luoghi comuni, ma anche da oggettivi privilegi di un “ceto” che sembra sempre più lontano dalla quotidianità dei problemi sociali.
La grave crisi economica che stiamo vivendo ha aggravato e moltiplicato i drammi sociali: disoccupazione, lavoro precario, licenziamenti, impossibilità di entrare o rientrare nel mondo del lavoro. In questa situazione, la riduzione di alcuni privilegi da parte dei politici di professione pare giusta e eticamente doverosa.
Per quanto di scarsa entità nel quadro complessivo, la soppressione delle “autocertificazioni” è segno tangibile della volontà del Consiglio regionale di superare, almeno parzialmente, questa crescente distanza tra “paese legale” e paese reale”.